Finisce in tragedia la protesta di 30mila operai di un'acciaieria nella provincia nordorientale di Jilin che da venerdì erano in agitazione a seguito della vendita dell'azienda per cui lavoravano (la Tonghua Iron e Steel Group) a un'altra società di Pechino (la Jianlong Steel Holding Company). Sono seguiti anche duri scontri con la polizia e risultano almeno 400 i feriti. La notizia è arrivata alla stampa internazionale grazie a un gruppo per la difesa dei diritti umani.
La vittima del pestaggio è il quarantenne Chen Guojun, direttore generale della Jianlong. La furia dei lavoratori è scoppiata quando sono venuti a sapere che la vittima, lo scorso anno, aveva guadagnato circa tre milioni di yuan (poco più di 300 mila euro), mentre gli operai della Tonghua che resteranno senza lavoro a causa di quest'acquisizione, ne prenderanno – se va bene - 200 al mese.
La Cina è il maggior produttore e consumatore di acciaio del mondo e negli ultimi tempi sta cercando di razionalizzare il settore, ma questi progetti incontrano la resistenza di lavoratori e governi locali, preoccupati dei contraccolpi economici e sociali in un periodo di crisi globale.
Fonte : Sole 24 ore
La vittima del pestaggio è il quarantenne Chen Guojun, direttore generale della Jianlong. La furia dei lavoratori è scoppiata quando sono venuti a sapere che la vittima, lo scorso anno, aveva guadagnato circa tre milioni di yuan (poco più di 300 mila euro), mentre gli operai della Tonghua che resteranno senza lavoro a causa di quest'acquisizione, ne prenderanno – se va bene - 200 al mese.
La Cina è il maggior produttore e consumatore di acciaio del mondo e negli ultimi tempi sta cercando di razionalizzare il settore, ma questi progetti incontrano la resistenza di lavoratori e governi locali, preoccupati dei contraccolpi economici e sociali in un periodo di crisi globale.
Fonte : Sole 24 ore
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