
GUASTALLA
Sciopero alla Padana Tubi di Guastalla.Ieri mattina,
al termine di un’assemblea sindacale,è stato deciso
di applicare un pacchetto di sedici ore di protesta
sincadale.E non si è atteso altro tempo:già
dalle 9 è iniziato il presidio di tre ore,con l’attività
lavorativa ripresa solo con l’avvio del turno
pomeridiano,alle 13,30. I sindacati hanno in corso
un braccio di ferro con la proprietà dell’azienda di
via Portamurata (ma con sedi pure nella zona
industriale di San Giacomo) sul rinnovo del contratto
aziendale.C’è ancora una notevole differenza tra le
somme richieste dai lavoratori e quelle che invece
sono concesse dalla proprietà. Anche sulla
quantificazione del “consolidato”mensile ci sono notevoli
contrasti. I lavoratori chiedono 70 euro al mese, da subito,
mentre l’azienda tende a rinviare il pagamento fra quattro
anni,a contratto scaduto,offrendo trenta euro.
«Si tratta di quindici euro in meno rispetto al consolidato
che avevamo in precedenza. Sono condizioni che non
possiamo accettare»,dicono i lavoratori.
I sindacalisti del settore metalmeccanico di Cgil e
Cisl,Marco Begnozzi e Giovanni Caruso,ieri mattina hanno
spiegato le motivazioni della protesta durante il sit in
che i dipendenti (la Padana Tubi ha 450 lavoratori assunti)
hanno allestito nel piazzale degli uffici dello stabilimento di
via Portamurata.
Una manifestazione pacifica,che ora attende risposte
dall’azienda.«Qui - dicono i rappresentanti sindacali dei
dipendenti della Padana tubi ci sono bilanci che sono
tutt’altro che in rosso.Effettivamente ci sono le condizioni
per poter accogliere le nostre richieste.Non abbiamo
mai vissuto,pur nella crisi,il problema della cassa integrazione.
Ma se ora l’azienda sta riprendendo quota nel mercato,
lo deve anche a chi in questa ditta lavora,con grande impegno
».Da circa vent’anni non si registrava uno sciopero
aziendale alla Padana Tubi:si erano avute interruzioni solo
in caso di manifestazioni nazionali o per le assemblee seguite
a gravi infortuni.
Fonte: L'informazione di reggio Emilia
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