venerdì 26 novembre 2010

Aumenti Irpef nel 2012, il Pd si divide




Il Partito democratico provinciale di Reggio e il gruppo Pd del Comune capoluogo, in merito all'ipotesi di aumentare l'Irpef nel 2012 di 3 punti percentuali, non sembra proprio di condividere la stessa linea di pensiero.


Se Sala del Tricolore pare aver archiviato definitivamente la questione per non gravare sulle spalle dei cittadini, la sede centrale del partito, per voce del segretario provinciale Roberto Ferrari e del responsabile degli enti locali Giammaria Manghi, divulga un documento di indirizzo per i bilanci di previsione degli enti locali che suggerisce di non precludersi la possibilità di incamerare nuove risorse (circa 6 milioni di euro per Reggio).


Nel documento del partito si legge: "L'autonomia dei Comuni è oggi messa a repentaglio, legata a generiche promesse di un Governo la cui forza e consistenza è tutta da dimostrare, che sul federalismo, la cui introduzione non avverrà prima del 2014, ha detto molto e scritto nulla: soprattutto in termini di cifre". Per questo, "consideriamo cautelativa, dunque, la previsione di un eventuale ritocco dell'addizionale Irpef per il 2012: possibilità da tenersi aperta in via cautelativa oggi per motivi strettamente tecnici prima dell'approvazione definitiva della finanziaria, ma che sarà da definire nel corso del 2011". Per il Pd "sarebbe irresponsabile chiudere servizi che servono proprio ai più deboli a causa di una 'mancata previsione' effettuata quest'anno. Se gli enti locali saranno costretti a confermare questa possibilità per il 2012, ci saranno tempi e modi per uno specifico confronto con le parti sociali teso ad approfondire e possibilmente condividere le finalità di queste eventuali entrate". Ferrari e Manghi precisano che "se saremo costretti, nel 2011, ad applicare in effetti l'aumento dell'Irpef per il 2012, si sappia sin da ora che per noi si tratta di una tassa ben precisa: la Tassa Tremonti".


Tra gli altri punti del documento del Partito democratico, il posticipo dell'approvazione dei bilanci a dopo il 31 dicembre 2010, un maggior impegno nella lotta all'evasione fiscale e nella diversificazione delle tariffe e dei contributi richiesti ai cittadini sulla base dell'Isee.
fonte : reggio 24 ore

Nessun commento:

Posta un commento