martedì 5 ottobre 2010

Dal 30 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011"Ruggito" a Palazzo Pitti, mostra dedicata ad Antonio Ligabu


FIRENZE (5 ottobre 2010) - Palazzo Pitti apre le sue porte ad Antonio Ligabue, per metterne in mostra i capolavori più selvatici. Dopo l’omaggio che gli ha tributato un anno fa Roma, dove all’Auditorium Parco della Musica in pieno Festival del Film è stata allestita una mostra con tanto di proiezione del film di Salvatore Nocita, arriva adesso Firenze a rendere il tributo all’artista del Novecento. “Ruggito. Antonio Ligabue: la lotta per la vita” è il titolo della mostra a cura di Augusto Agosta Tota, che si terrà a Palazzo Pitti dal 30 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011. Nella Galleria d’arte moderna dell’istituzione fiorentina va in scena la rassegna dedicata al pittore espressionista, curata dal presidente del Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue di Parma. L’esposizione sarà presentata in conferenza stampa venerdì 29 ottobre dallo stesso Agosta Tota e dai critici Vittorio Sgarbi e Marzio Dall’Acqua, autori anche dei testi in catalogo assieme al critico parigino Pascal Bonafoux. Una mostra incentrata sulla tematica degli animali - la Vedova nera, il Leopardo, Gatto selvatico con nibbio, Tigre assalita dal serpente – e numerosi autoritratti in cui Ligabue mostra il proprio volto in tutti gli aspetti del dolore fisico e psichico: circa 80 opere esposte, veri capolavori di intensa forza espressiva e di prorompente energia cromatica. L’evento sarà promosso dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, dalla Gam di Palazzo Pitti in collaborazione con Firenze Musei e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Si fa fatica a immaginare un Ligabue diverso da un animale strano. Cappellaccio calato sulla testa, naso più aquilino di un’aquila, panni più simili a stracci, e giù urli e versi gettati in faccia ad uno specchio che, chissà, forse gli restituiva la sua vera natura libera e selvaggia. Così, prima ancora che i critici diversi anni dopo, è per primo lui che vede nella sua faccia la tigre, il lupo o il leone. Ecco perché la mostra di Firenze coglie uno degli aspetti più intimi e importanti dell’opera di Ligabue, e lo annuncia in modo straordinario con una sola parola,‘ruggito’: il suo ruggito, il ruggito dell’animale ritratto. Info e prenotazioni: Musei tel. 055. 294883. 
di Lara Ferrari



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