"Sono veramente sorpreso, oltreche' amareggiato, per la durezza delle valutazioni che Massimo D'Alema ha svolto ieri nei confronti del Segretario nazionale del partito, Dario Franceschini". Cosi' Pierluigi Castagnetti commenta l'intervista che Massimo D'Alema ha rilasciato ieri nel corso della Festa dell'Unita' di Roma. "Non si deve dimenticare - prosegue Castagnetti - che Franceschini oltre ad essere candidato al futuro congresso continua ad essere il massimo rappresentante del partito e, insieme, il punto di riferimento di tutti gli iscritti e come tale merita il rispetto, in primo luogo da parte dei dirigenti, per cio' che ha fatto in questa difficile campagna elettorale e per quanto continua a fare in questa situazione politica che, come riconosce lo stesso D'Alema, puo' degenerare in tempi molto rapidi. Per questo - sostiene - proprio chi fa questo tipo di valutazioni del momento politico che stiamo attraversando dovrebbe avvertire la responsabilita' di non ferire l'autorevolezza del segretario del proprio partito. L'agonismo congressuale, si sa, favorisce di per se' polemiche anche smisurate e per di piu' detestate dalla base degli aderenti e degli elettori, ma chi per il proprio ruolo passato ha piu' responsabilita' - conclude Castagnetti - non deve contribuire ad accendere in modo artificioso e ingiustificato il clima della campagna elettorale".
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